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Showing posts from January, 2015

Le stazioni metro più belle del mondo

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Credit: Flickr/Jamie Moore I newyorkesi trascorrono la maggior parte del tempo in metropolitana, lamentandosi per i ritardi o chiedendosi per quale motivo il tizio seduto al loro fianco indossi una tuta di velluto e mangi un piatto pieno di spaghetti. Chiunque utilizzi i mezzi pubblici in ogni parte del mondo condivide questi stessi disagi, ma alcuni passeggeri possono godere almeno di un beneficio: diverse stazioni metro infatti sono molto piacevoli da vedere! Proprio per dimostrare questo vantaggio - almeno da un punto di vista estetico - abbiamo perlustrato le metropolitane di tutto il mondo e abbiamo scovato le 10 più belle Credit: on-a Architecture Lab Drassanes Station Barcellona, Spagna Potrebbe sembrare un set di Tron o Star Wars, ma non è questo il caso. La vicinanza del Porto di Barcellona alla stazione di Drassanes, ha provocato gravi problemi a causa di allagamenti. Porprio per questo motivo la stazione è stata ristrutturata nel 2007. La società di architetti ON-A che ha co...

Italia, l'8,8% del Pil proviene dagli immigrati

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Dagli immigrati un tesoro di 123 miliardi di euro l'anno, l'8,8% del Pil Il "valore dell'immigrazione" in una ricerca della Fondazione Leone Moressa. “Innegabile l'apporto dei lavoratori stranieri in termini di ricchezza e sviluppo” Gli immigrati sono un peso per l'Italia? Macché, sono una ricchezza e chi dice il contrario non sa fare i conti. A quantificare il “valore dell'immigrazione ” è una ricerca realizzata dalla Fondazione Leone Moressa con il sostegno di Open Society Foundations, che sarà presentata il 29 gennaio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dice che i 2,4 milioni di occupati stranieri producono l’8,8% della ricchezza nazionale , per una cifra complessiva di oltre 123 miliardi di euro. I ricercatori hanno messo anche sui piatti della bilancia i costi e i benefici dell'immigrazione . E, stando alle anticipazioni della ricerca, hanno scoperto che per le casse dello Stato le entrate riconducibili alla presenza dei citta...

Porto Albania, un nuovo Marina per le coste albanesi

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Le coste albanesi potranno usufruire di un secondo Marina, il Porto Albania Durazzo, Albania - L'Albania è l'ultimo paese dei Balcani a interessarsi alla nautica da diporto, ma sta cercando di rimediare al tempo perduto con la costruzione di un nuovo marina, Porto Albania , con 650 posti barca a 10 miglia a sud di Durazzo. Porto Albania sarà il secondo marina del paese, il primo è stato costruito vicino Valona. Il suo target di riferimento saranno i Mega Yachts, sogno di ogni marina del Mediterraneo. La speranza è, visto che il marina si trova a sole 80 miglia dall'Italia, che la società proprietaria, la svizzera Finsec, oltre ai mega yacht pensi anche all'accoglienza della barche normali che comunque rappresentano oltre il 50% del fatturato di ogni marina. Porto Albania sarà dotato anche di un moderno albergo, ristoranti, bar e servizi. Il Marina dovrebbe essere pronto per l'autunno del 2016. Fonte:solovela.net

Rinascita dell'Aquila a due teste

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L' Albania . Cosa si pensa dell'Albania? Chi la conosce? La lingua, il territorio, le usanze, i costumi, la religione, il popolo. Mi sono sempre chiesta come mai quando si pensa all'Albania la si associa immediatamente alle immagini dei profughi che sbarcano dalle navi e successivamente ai barconi di quel lontano periodo che seguì la guerra civile oppure un'altra associazione è quella legata a quell'aspetto intimista, ma sempre possibilista, a partire dall'abbigliamento scarno e privo di dettagli identificativi, anzi il dettaglio che identifica quasi tutti è la visione di un gruppo di persone che si chiamano immigranti quindi nullatenenti, quindi poveri, con quella faccia che chiede la pietas umana quando si trovano tutti insieme agli altri immigranti provenienti dal nord Africa o altri paesi dell'est ad attendere con il numero e la ricevuta di ritorno in mano l'apertura delle questure nelle città italiane nelle prime ore del mattino per avere il permes...

Da L'Aquila a Tirana per realizzare un sogno..

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Una nuova avventura, il sogno di studiare medicina e una città tutta da scoprire. Sabrina, aquilana, racconta la sua esperienza «Ho fatto vedere al mio sogno che veramente ci tenevo a incontrarlo, senza pretendere che facesse tutto da solo la strada per giungere fino a me. Il mio sogno mi ha portato fino a Tirana ed è da qui che inizierò la mia nuova avventura». Sabrina Lanzi, aquilana, 21 anni e un sogno nel cassetto. Studiare medicina . Un sogno così grande che la porta in Albania . Il test di medicina è considerato un vero e proprio impedimento alla professione qui in Italia, quindi la strada albanese non è assolutamente un modo per ottenere facilmente la laurea in Medicina , ma un modo per bypassare un ostacolo tutto italiano: il numero chiuso . Anche nell'università di Tirana si svolgono test di accesso, simili a quelli italiani, ma tengono conto anche di altri fattori, come il voto con cui si esce dalla maturità. Sabrina è felicissima dell'esperienza intrapresa. Che tipo...

A mund të dashurohesh me një qytet? Tirana, mon amour

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A mund të dashurohesh me një qytet? Pergjigjja ime është po. Sepse është ajo çka me ndodhi mua me të mberritur në Tiranë. Në imagjinatën time e mendoja gri e të trishtë, siç ndodh me vendet që kanë vuajtur diktaturën komuniste, që në këtë rast ka zgjatur më shumë se dyzet vjet. Tjetër gjë nuk dija sepse informacionet që na mbërrijnë janë pak ose pothuajse aspak. Në fakt është një vend i injoruar nga shtypi dhe televizioni, gati i panjohur si për turizmin masiv, ashtu dhe për atë elitar. Deri më sot, do të thoja unë, sepse situata është në zhvillim të vazhdueshëm. Sapo mbërrita në aeroportin e Tiranës, i madh dhe i mirëmbajtur, me njerëzit që të dalin para për të të pyetur nëse ke nevojë për ndihmën e tyre, kuptova që diçka në përfytyrimin tim duhej rishikuar. Duke përshkruar rrugën që të çon në qytet, e rrethuar nga kodrina të gjelbëruara që zbusin grinë e zymtë të asfaltit, shikimi im, përmes dritares së taksisë, përgatiste shpirtin tim për surprizën e papritur. Sapo mbërrita në hotel...

Tirana, la città del futuro, da conoscere ed amarla

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Ci si può innamorare di una città? La mia risposta è sì. Perché è quello che è successo a me arrivando a Tirana. Nella mia immaginazione la pensavo grigia e triste, come accade quando un paese subisce una dittatura comunista, che in questo caso è durata oltre quaranta anni. Altro non sapevo perché le notizie che filtrano sono molto scarse o addirittura inesistenti. Infatti è un paese ignorato dalla stampa e dalla tv, quasi sconosciuto al turismo sia di massa che di elite. Fin’ora, aggiungo io, perché la situazione è in continua evoluzione. Arrivata all’aeroporto di Tirana, grande e ben tenuto, con le persone che ti vengono incontro per chiederti se hai bisogno del loro aiuto, ho capito che qualcosa della mia visione andava rivista. Costeggiando il lungo viale che porta alla città, delimitato da colline ricoperte di verde che alleggerivano il grigiore delle strade, il mio sguardo, attraverso il finestrino del taxi, già predisponeva il mio animo a qualche inedita sorpresa. Giunta infatti...

Albania sarà una delle sorprese più belle di Expo Milano 2015

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Riscoprire gusti originari e dimostrare che la produzione sostenibile è possibile, basta lavorare sodo, coinvolgendo i giovani in progetti di crescita. Il Primo Ministro dell’Albania Edi Rama racconta il messaggio con cui l’Albania vuole contribuire a rendere indimenticabile Expo Milano 2015. Quale sarà il messaggio che l’Albania lancerà al mondo durante Expo Milano 2015? Sarà un messaggio semplice ma peculiare, che fa riferimento ai valori da cui scaturisce il gusto e l'atmosfera in cui le persone godono del buon cibo. Io preferirei non svelare troppi dettagli del nostro Padiglione, ma credo che sarà una delle più belle sorprese di Expo Milano 2015. Ci concentreremo sulla scoperta di quei sapori che risalgono alle origini del Paese e a cui si ha voglia di ritornare, sapori speciali perché hanno qualcosa di profondo, di specifico di quel luogo, ma allo stesso tempo di prezioso per le giovani generazioni di tutto il mondo. Quali politiche il suo Governo sta mettendo in  atto per una...

"Expo Milano 2015", Shqiperia do të jete surpriza e këtij edicioni

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TIRANE - Nën moton “Ushqimi ynë, historia jonë, misteri ynë” Shqipëria do të jetë pjesëmarrëse në ekspozenë e njohur universale “ Expo Milano 2015 ”. Nëpërmjet këtij panairi ku Shqipëria merr pjesë për herë të parë si një vend i konsoliduar dhe i vetfinancuar, ushqimi si motor i energjisë së jetës është mesazhi kryesor që përçohet.Në një intervistë për revistën e “ Expo Milano 2015 ”, kryeministri Edi Rama është shprehur se këtë vit Shqipëria do të jetë surpriza e vërtetë e këtij panairi ndërkombëtar të ushqimit. Rama u shpreh se tashmë e gjithë bota do të mund të shijojë dhe rizbulojë ushqimet tradicionale të Shqipërisë, e cila sipas tij do të jetë një pikë referimi për të gjithë brezat e rinj në botë.“Do të jetë një mesazh i thjeshtë por i veçantë, i cili i referohet vlerave të një shije dhe atmosfere në të cilën njerëzit të shijojnë ushqim të mirë. Unë do të preferoja të mos zbulojë shumë detaje të stendës sonë, por unë mendoj se do të jetë një nga surprizat e Expo Milanos 201 5. Ne...

Ermir Kodra è il nuovo presidente del Parma

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Il 29enne albanese, dirigente della raffineria Armo, è il braccio destro di Rezart Taci. Pietro Leonardi dovrebbe continuare a mantenere la carica di direttore generale ROMA - Il Parma Fc cambia ancora presidente. Dopo Pietro Doca e l'avvocato Fabio Giordano ora è la volta di Ermir Kodra , 29 anni, albanese, braccio destro di Rezart Taci e dirigente della raffineria albanese Armo. La nomina ieri sera dopo l'insediamento del nuovo consiglio d'amministrazione di Parma Fc ed Eventi Sportivi, la società proprietaria del club crociato. Non è escluso che la sua nomina sia di preparazion all'ingresso diretto dello stesso Taci. Secondo quanto riferito dalla Gazzetta di Parma, entrano a far parte del nuovo cda del club Jacopo Di Bernardo Manci, Edwart Lloga, Aurel Stavre, oltre a Pietro Leonardi che mantiene anche la carica di direttore generale. Ieri sera, dopo la riunione del nuovo cda, Rezart Taci si è incontrato in un ristorante del centro di Parma con alcuni collaboratori ...

Diario d’Albania. Un popolo di buona volontà

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Appunti di viaggio fra Elbasan e Durazzo, passando per Tirana. Una pagina dedicata al “Paese delle Aquile”, alle prese con la ricostruzione a quasi venti anni dal crac finanziario che rischiò di compromettere la democrazia. TIRANA - Dal ristretto oblò dell’aereo proveniente da Pisa, non appena si diradano le fitte nuvole d’alta quota che coprono il cielo di fine dicembre, l’Oltreadriatico si presenta come un’ampia campagna ancora sospesa in atmosfere ataviche, con scorci che un po’ intimoriscono, e un po’ affascinano: campi coltivati a perdita d’occhio, basse case coloniche a un piano sparse qua e là, molte ancora incompiute o poco curate, caotici cortili ingombri di pollai, alberi da frutto, rottami di ferro. La città è appena oltre, se ne intravede la prima periferia. Il timore di essere giunti in un remoto altrove si manifesta con sottile perfidia. Una volta a terra, l’impressione cambia radicalmente. Appena sceso dall’aereo, mi sferza la maestosità delle montagne che fanno corona a...

Russia vanno via gli immigrati, conseguenze disastrose

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Fuori gli immigrati? Succede all'improvviso in Russia, ed è un disastro. E in Italia cosa sarebbe successo? Il crollo del rublo ha fatto fuggire i lavoratori stranieri, ai quali non conviene farsi sfruttare per paghe da fame. Ora non c'è più chi costruisce i palazzi, spala la neve o pulisce le scuole Mosca – 15 gennaio 2015 - Finora l'avevamo visto solo al cinema, da A day without a mexican a Cose dell'Altro Mondo . Nel film di Patierno, un industriale veneto razzista interpretato da Diego Abatantuono vedeva miracolosamente esaudito il suo desiderio, la sparizione improvvisa di tutti gli immigrati. Le conseguenze erano comiche quanto disastrose. In Russia sta succedendo davvero, e c'è poco da ridere. In un paio di settimane, oltre un milione di lavoratori immigrati tagiki, bielorussi, ucraini, uzbeki o di altri paesi della povera periferia dell'ex Urss sono andati via. Solo l'inizio di un'emorragia che pare inarrestabile quanto letale. Il problema è che...

Richiesta choc dei leghisti: Schediamo tutti gli immigrati e i loro figli

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"Come si chiamano? Dove abitano? In che classi vanno i bambini?", l' interpellanza presentata in un comune del comasco. "Nessuna discriminazione, siamo al limite della sopportazione..." Como – 19 gennaio 2015 - Il nemico, per combatterlo, devi conoscerlo. Sapere chi è e dove e come vive, indagare sul suo stato di salute, scoprire anche in che classe va suo figlio. Ci vuole una vera e propria schedatura, senza stare a sottilizzare sulla privacy. É la linea dei consiglieri comunali Alberto Sampietro e Gabriele Pagani della lista “Guanzate Viva”, emanazione della Lega Nord in un paesino da cinquemila anime in provincia di Como. I due siedono tra i banchi dell'opposizione nell'assemblea che stasera discuterà la loro interpellanza “per la tutela dei cittadini guanzatesi”. “A fronte di continui furti, vandali locali, il diffondersi della prostituzione in controllata e del continuo spargersi di drogati, di immigrazione clandestina e la possibile diffusione di m...

Vergine giurata

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Vergine giurata, film italiano ispirato dal romanzo di Elvira Dones, una coproduzione Italia, Francia, Svizzera, Albania, racconta la storia di una ragazza albanese costretta a farsi uomo per avere un po' di libertà. La storia ha inizio sulle ' montagne maledette' dell'Albania del nord, 30 anni fa. Un mondo a parte, una società patriarcale dove vige il codice Kanun che regola la vita di tutta la comunità delle montagne, basato sulla vendetta di sangue, sull'onore e sui clan familiari. Nel Kanun c'è scritto cha la donna è un otre che deve solo sopportare. Qui nasce Hana , una giovane che vorrebbe urlare al mondo 'io sono libera, forte e donna' e si scontra con questa società arcaica. Hana perde i genitori e viene adottata dagli zii dove cresce insieme alla loro figlia, la cugina Lila. Due ragazzine che hanno lo stesso spirito d'evasione, ma le cui strade si dividono. Lila scappa da un matrimonio combinato. Hana, legata alla famiglia che l'ha acc...

De Biazi: Dua nenshtetesi shqiptare, jam martuar me nje shqiptare

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Trajner i Kombëtares shqiptare, Xhani de Biazi, i është përgjegjur pozitivisht kërkesës për një intervistë ndryshe për faqen zyrtare të “Tifozave Kuq e Zi”. Intervista është ndërtuar në 10 pyetje për trajnerin, përmes të cilave është bërë një rezyme e punë së strategut italian prej kohës kur ka nënshkruar me Shqipërinë e deri te objektivat e tij me këtë skuadër. 1. A është dashur shumë mund t’ju bindin për të pranuar ofertën për të marrë drejtimin e Shqipërisë? Le të themi që ishte një eksperiencë që doja te bëja ajo e trajnjerit të një kombëtarje, dhe mundësia e Federatës, më zuri çik në befasi. Në fillim mbeta pak i pasigurtë se ç’duhej të bëja, Por pastaj u hodha në këtë “aventurë” të re me një entuziazëm të madh. 2. Cilët ishin momentet kur jeni penduar pse bëtë këtë zgjidhje dhe momenti që ju bëri krenar për këtë zgjidhje? Deri më sot nuk jam penduar kurrë për zgjedhjen time, edhe pse në verën e 2013 kam patur një ofertë nga një klub i madh europian… Po luftonim për botërorin e Br...

Il razzismo che rischia di divorarci

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Razzisti ce ne sono stati. Ce ne sono. E ce ne saranno. Ma non è questo un motivo sufficiente per cedere agli estremisti del realismo, quelli che invitano alla presa d’atto dei fenomeni che ci accadono intorno per poi finire con l’adeguarvisi. O che minimizzano. No. Una presa di posizione razzista va combattuta: primo, perché ci danneggia tutti; secondo, perché lasciarla passare equivale a scivolare un po’ più giù, per poi ritrovarsi a un tratto nell’abisso. Dentro al quale non si finisce in un giorno, ma con lenti smottamenti quotidiani. L’ultimo scivolamento c’è stato l’altroieri in una delle tante pagine cittadine di cui è pieno facebook. Alla notizia di un uomo nato in Albania che aveva tentato il suicidio a Foligno e si trovava in gravissime condizioni, un autoctono ha commentato: «Uno di meno». Un altro gli ha risposto costernato: «Sì, ma non è morto» . Si tratta di persone che probabilmente sono sinceramente convinte di non essere razziste. Perché, come tanti, ritengono che razz...

Diario d’Albania. Durazzo, la perla dei Balcani

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Con la Missione Pellicano, la ricostruzione è cominciata da qui. Primo porto del Paese per tonnellaggio di merci movimentate, la città è anche un vivace centro turistico che sta riscoprendo il suo patrimonio artistico. DURAZZO - L’Italia è là davanti, un Occidente raggiungibile in poche ore di traghetto, e il mare è così vasto e luminoso che quasi sembra spingere lo sguardo oltre l’orizzonte, a toccare sponde a noi familiari. Eppure, anche senza guardare a Occidente, si respira un’aria italianeggiante, probabile eredità della lunga dominazione veneziana, che fece di Durazzo il più attivo dei porti balcanici. E forse anche per il traffico che scorre caotico e rumoroso, quasi fossimo in qualche città dell’Italia Meridionale. Al primo impatto, si ha l’impressione di essere giunti in una sorta di gigantesco bazar, intasato di cartelloni pubblicitari e delle grida degli autisti di autobus privati che, nelle vicinanze della stazione ferroviaria, urlano la città di destinazione per informar...

Albania a burocrazia zero: un'impresa si apre in un giorno

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Ecco il segreto dello sviluppo: flat tax al 15% e basso costo della manodopera. Si sono già trasferiti 20mila italiani e 400 aziende Se l’Albania parla italiano non è solo dovuto al fatto che oltre metà della popolazione conosce la nostra lingua, ma è anche perché sono sempre più numerosi gli italiani che vengono qui a vivere e a lavorare. D’altronde, quello con l’Albania è un rapporto storico, che neppure l’occupazione militare ha incrinato. Non solo i rapporti tra i due Paesi sono eccellenti, ma anche i ricordi del passato sono positivi. Qui le città parlano italiano. Basta camminare per il centro di Tirana, lungo il boulevard che taglia in due la città, e si scoprono le opere dei nostri architetti, sbarcati qui già negli Anni Venti. In Piazza Madre Teresa, già piazza Littorio, lo stile italiano impera, sembra di essere all’Eur. Ma l’opera dei nostri architetti non si è fermata a quegli anni. Proprio in questi giorni, per esempio, l’architetto Marco Petreschi, ordinario alla Sapienza...